VAGA

vaga
/và·go/ aggettivo
1.
Incerto, indeterminato, impreciso: lett.
Mobile, instabile, errante.
2.
Attraente, adorno, con una sfumatura onirica d’incanto o di allettamento:
3.
lett.
Incline, desideroso, voglioso, spesso come attributo naturale o costante:
4.
non com.
Come s.m., innamorato, amante.

Sotto il nome VAGA lavorano Michele Vargiu e Laura Garau, due professionisti delle arti sceniche. VAGA produce spettacoli  che nascono da drammaturgie originali, che negli anni sono stati rappresentati in centinaia di repliche in tutta Italia.

La Compagnia ha altresì curato seminari di formazione, laboratori residenziali, collaborato alla realizzazione di rassegne e festival.

VAGA, che ha sede in Sardegna, è una realtà di respiro nazionale, grazie a una intensa attività di palcoscenico e di produzione che ha coinvolto e continua a coinvolgere professionisti  del panorama nazionale. Una realtà indipendente, vagante, che non vede nulla di rassicurante nella parola “stabile”.

PRODUZIONI

//DIXIE! UN RACCONTO JAZZ
L’ultima produzione targata VAGA: un vero e proprio “concerto spettacolo” nel quale attraversare la storia del jazz da un punto di vista nuovo e insolito: una drammaturgia di Michele Vargiu impreziosita dalla musica dal vivo di un esplosivo quartetto di talentuosi jazzisti.
//AGATA

Un monologo distopico, una tragicommedia sulla vita che cambia mentra un intero pianeta si ribella.“Agata” è uno spettacolo-confessione, una grande seduta psicanalitica collettiva in cui fare i conti con il presente di ognuno di noi, dove guardarsi dentro senza giudicarsi ma anzi confrontandosi e specchiandosi, usando i cocci della quarta parete, rotta immediatamente dalla protagonista, come brandelli di specchio, “cartine tornasole” per ridere ed emozionarsi insieme, quasi tenendosi per mano.

//TRILOGIA DELLO SPORT
La “Trilogia dello Sport” rappresenta un percorso di ricerca nato nel 2019, che oggi ha totalizzato più di 200 repliche in tutta Italia. Tre spettacoli  per raccontare lo sport a teatro, o meglio, per analizzare la figura di uomini e donne di sport che si sono trovati a vivere in un contesto storico ostile. Figure straordinarie, rivoluzionarie: veri e propri combattenti che hanno lasciato un segno indelebile del loro passaggio. Il risultato è una serie di spettacoli in grado di parlare a chiunque, portatori di storie vere vissute da uomini e donne straordinarie a cui è impossibile non voler bene.

1. DER BOXER – Ballata per Johann Trollmann
Una storia fatta di pugni e di salti veloci. Di applausi e di fischi. Di palestre polverose e di arene gremite. È la storia di uno zingaro.E’ la storia di Johann Trollmann, campione di pugilato durante gli anni della Germania Nazista. La storia di un campione che il nazismo lo ha sbeffeggiato e preso a pugni, fino ad accettarne le più terribili conseguenze.

2. PERDIFIATO – L’incredibile vita di Alfonsina Strada
“Perdifiato”  racconta una storia di passione e di lotta.
Di muscoli e respiri spezzati.
È la storia di Alfonsina Strada, ciclista professionista e appassionata, detentrice di numerosi record su pista, nonché unica donna nella storia a correre il Giro d’Italia, nel 1924, al grido di «Vi farò vedere io se le donne non sanno stare in bicicletta come gli uomini!»

Vincitore Catania Fringe Festival 2023 – Premio PalcoOFF Miglior Attore – Miglior Soggetto

3. LE FUORIGIOCO – Una dichiarazione di indipendenza

“Le Fuorigioco” è il terzo e ultimo capitolo della mia “Trilogia dello Sport”. È una “favola teatrale” che racconta la storia del “𝘎𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘍𝘦𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘭𝘦 𝘊𝘢𝘭𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘔𝘪𝘭𝘢𝘯𝘦𝘴𝘦”, la prima squadra di calcio femminile mai costituita in Italia nel 1932. Una storia corale, di “squadra”, che racconta del lavoro di decine di donne che in pieno fascismo hanno portato avanti un esperimento, una sorta di piccolo incantesimo contro tutti i blocchi e gli stereotipi dell’epoca. È la storia di un sogno che voleva diventare grande.

DATE & APPUNTAMENTI

𝟤𝟣 ꜱᴇᴛᴛᴇᴍʙʀᴇ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴘᴏʀᴛᴏ ꜰᴇʀʀᴏ (ꜱꜱ)
𝟥 ᴏᴛᴛᴏʙʀᴇ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ᴍɪʟᴀɴᴏ
𝟦 ᴏᴛᴛᴏʙʀᴇ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ᴍɪʟᴀɴᴏ
𝟧 ᴏᴛᴛᴏʙʀᴇ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ᴍɪʟᴀɴᴏ
𝟨 ᴏᴛᴛᴏʙʀᴇ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ᴍɪʟᴀɴᴏ
𝟤𝟨 ᴏᴛᴛᴏʙʀᴇ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ʀᴏᴍᴀ
𝟤𝟩 ᴏᴛᴛᴏʙʀᴇ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ʀᴏᴍᴀ
𝟣𝟢 ɴᴏᴠᴇᴍʙʀᴇ – “ʟᴇ ꜰᴜᴏʀɪɢɪᴏᴄᴏ” @ ᴠɪʟʟᴀꜱᴘᴇᴄɪᴏꜱᴀ (ᴄᴀ)
𝟤𝟥 ɴᴏᴠᴇᴍʙʀᴇ – “ᴅᴇʀ ʙᴏxᴇʀ”@ ᴄᴀꜱᴛᴇʟ ɢᴀɴᴅᴏʟꜰᴏ (ʀᴍ)
𝟤𝟦 ɴᴏᴠᴇᴍʙʀᴇ – “ᴅᴇʀ ʙᴏxᴇʀ” @ ʀᴏᴍᴀ
𝟤𝟫 ɴᴏᴠᴇᴍʙʀᴇ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴘᴀʟᴇʀᴍᴏ
𝟥𝟢 ɴᴏᴠᴇᴍʙʀᴇ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴄᴀᴛᴀɴɪᴀ
𝟣 ᴅɪᴄᴇᴍʙʀᴇ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴄᴀᴛᴀɴɪᴀ
𝟣𝟪 ᴅɪᴄᴇᴍʙʀᴇ – “ᴅᴇʀ ʙᴏxᴇʀ” @ ᴀʟɢʜᴇʀᴏ
𝟣𝟪 ɢᴇɴɴᴀɪᴏ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴄᴀꜱᴛᴇʟ ɢᴀɴᴅᴏʟꜰᴏ (ʀᴍ)
𝟣𝟫 ɢᴇɴɴᴀɪᴏ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ʀᴏᴍᴀ
𝟤𝟦 ɢᴇɴɴᴀɪᴏ – ᴄᴏᴘᴘɪᴀ ᴀᴘᴇʀᴛᴀ @ ᴠᴇʀᴏɴᴀ
𝟤𝟧 ɢᴇɴɴᴀɪᴏ – ᴄᴏᴘᴘɪᴀ ᴀᴘᴇʀᴛᴀ @ ᴠᴇʀᴏɴᴀ
𝟤𝟨 ɢᴇɴɴᴀɪᴏ – “ᴅᴇʀ ʙᴏxᴇʀ” @ ᴄᴀɢʟɪᴀʀɪ
𝟣𝟨 ꜰᴇʙʙʀᴀɪᴏ – ᴅᴇʀ ʙᴏxᴇʀ @ ᴍɪʟᴀɴᴏ
𝟤𝟤 ꜰᴇʙʙʀᴀɪᴏ – ᴅᴇʀ ʙᴏxᴇʀ @ ʙʀɪɴᴅɪꜱɪ
𝟤𝟥 ꜰᴇʙʙʀᴀɪᴏ – ᴅᴇʀ ʙᴏxᴇʀ @ ʙʀɪɴᴅɪꜱɪ
𝟤𝟣 ᴍᴀʀᴢᴏ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ᴛʀᴇɴᴛᴏ
𝟤𝟤 ᴍᴀʀᴢᴏ – ʟᴀʙᴏʀᴀᴛᴏʀɪᴏ ꜱᴄʀɪᴛᴛᴜʀᴀ @ᴛʀᴇɴᴛᴏ
𝟤𝟥 ᴍᴀʀᴢᴏ – ʟᴀʙᴏʀᴀᴛᴏʀɪᴏ ꜱᴄʀɪᴛᴛᴜʀᴀ @ᴛʀᴇɴᴛᴏ
𝟤𝟪 ᴍᴀʀᴢᴏ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ꜱᴀꜱꜱᴀʀɪ
𝟦 ʟᴜɢʟɪᴏ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴛᴏʀᴛᴏʟɪ̀ (ɴᴜ)
𝟤𝟣 ʟᴜɢʟɪᴏ – “ʟᴇ ꜰᴜᴏʀɪɢɪᴏᴄᴏ” @ ᴠɪʟʟᴀɴᴏᴠᴀ ᴍ.ɴᴇ (ꜱꜱ)
𝟤𝟤 ʟᴜɢʟɪᴏ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴘᴀᴅᴏᴠᴀ
𝟤 ᴀɢᴏꜱᴛᴏ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ʟᴏᴄᴀʀɴᴏ (ꜱᴠɪᴢᴢᴇʀᴀ)
𝟣𝟢 ᴀɢᴏꜱᴛᴏ – “ᴅɪxɪᴇ!” @ ꜱᴀꜱꜱᴀʀɪ, ᴍᴜꜱᴇᴏ ꜱᴀɴɴᴀ
𝟤𝟪 ᴍᴀʀᴢᴏ – “ᴀɢᴀᴛᴀ” @ ꜱᴀꜱꜱᴀʀɪ
𝟦 ʟᴜɢʟɪᴏ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴛᴏʀᴛᴏʟɪ̀ (ɴᴜ)
𝟤𝟣 ʟᴜɢʟɪᴏ – “ʟᴇ ꜰᴜᴏʀɪɢɪᴏᴄᴏ” @ ᴠɪʟʟᴀɴᴏᴠᴀ ᴍ.ɴᴇ (ꜱꜱ)
𝟤𝟤 ʟᴜɢʟɪᴏ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ᴘᴀᴅᴏᴠᴀ
𝟤 ᴀɢᴏꜱᴛᴏ – “ᴘᴇʀᴅɪꜰɪᴀᴛᴏ” @ ʟᴏᴄᴀʀɴᴏ (ꜱᴠɪᴢᴢᴇʀᴀ)
𝟣𝟢 ᴀɢᴏꜱᴛᴏ – “ᴅɪxɪᴇ!” @ ꜱᴀꜱꜱᴀʀɪ

*Date in aggiornamento

SU DI NOI

“Perdifiato, storia di una donna libera, ribelle e felice”
Inserendosi nella tradizione del teatro di narrazione, Vargiu si muove nello spazio scenico vuoto ma lo riempie con una mimica vivace, portando con sè molti personaggi insieme ad  Alfonsina, e sorprendendo il pubblico, lui sardo, con una perfetta cadenza romagnola.
Il ritmo del testo diventa il ritmo della narrazione e dell’interpretazione, dello sguardo e della voce, della gestualità di un attore/autore che crede in quello che sta raccontando e punta dritto al cuore dello spettatore.

Loredana Pitino, InscenaOnline.it

“La rivoluzione viaggia su due ruote”
Il coinvolgente e delicato ritratto che l’attore Michele Vargiu dipinge a Palazzo Siotto parla di rivoluzione silenziosa, di rifiuto dei ruoli precostituiti e della volontà implacabile di inseguire il proprio destino, in questo caso ben saldi su una bicicletta. Una scena minimale, le sole parole arredano e aprono sipari su scorci di vita familiare, sulle miserie della guerra e sugli orizzonti ristretti di una società da scuotere e allargare con forza. Ed è con grande fisicità che l’impresa di Alfonsina viene donata da Michele Vargiu a un pubblico grato, che si abbandona più volte ad applausi sinceri durante questo viaggio e che riserva nel finale, un calore fragoroso all’attore sassarese.

Giacomo Pisano, Nemesis Magazine

“L’incredibile storia della squadra femminile che sfidò l’Italia fascista”
Uno spettacolo che sorprende e coinvolge il pubblico sino a quel lungo applauso finale in cui il sipario (invisibile) è calato. “Le Fuorigioco” vince, lo fa fuori dal campo di calcio del 1932 segnando le coscienze e conoscenze di chi ha goduto di questa storia.

Rossella Puccio, PalermoToday.it

“Der Boxer – Ballata per Johann Trollmann”
Su una scena volutamente spoglia di qualsiasi arredo, Vargiu si muove impetuoso con salti e larghi passi in quella che è una vera performance atletica, alternando sussurri e grida, registro comico e tragico, sfruttando una grande espressività del volto. Di volta in volta pugile, pubblico o aguzzino, Vargiu riesce in settanta minuti a farci vivere la storia di Trollmann dall’infanzia sino al suo tragico epilogo e a suscitare forti emozioni nel pubblico.

Fabrizio Giuffrida

☆☆☆☆☆
“Uno spettacolo molto vivace, attualissimo, coinvolgente, recitato da Laura Garau, una professionista di alto livello e di grande simpatia. Una arguta chimica di emozioni, appena sussurrate tra le pieghe di una performance travolgente e, a tratti, esilarante”. “Agata”, Roma, Novembre 2023

☆☆☆☆☆
“Uno spettacolo teatrale che va visto e fatto vedere, da portare nelle scuole e nei circoli, perché il razzismo, mai sopito, lavora sotto cenere, mormora livido nella penombra, attende solo il momento favorevole per emergere virulento con tutto il suo rancore rappreso e scatenarsi contro i deboli e i diversi”.
“Der Boxer”, Roma, Teatro Villa Pamphilj, Marzo 2024

☆☆☆☆☆
“Ho visto la spettacolo Agata: un piccolo gioiello di straordinario valore narrativo, un’interpretazione di Laura Garau a dir poco eccezionale, una profondità e una leggerezza che rappresentano perfettamente l’altalena della vita. Bravissimi tutti!!!” “Agata”,Palermo, Febbraio 2024

☆☆☆☆☆
“Agata è arrivata, da buona tempesta quale è, in quel punto della testa che di emozioni se ne intende, senza chiedere permesso e facendomi ridere e commuovere insieme.Proprio come fanno quelle tempeste belle, quelle estive che danno sollievo dalla calura, uno di quegli scossoni che si presume possano dare fastidio invece ci fanno riprendere contatto con la realtà. Un racconto comune, quasi conosciuto, e che invece fa scoprire che anche la semplicità può essere sorprendente”.
“Agata”, Sassari, Gennaio 2024

☆☆☆☆☆
I personaggi caratterizzati in modo fantastico e i dialoghi divertenti ci presentano un’eroina che, vissuta un secolo fa, anticipa e sorpassa la nostra epoca. È un monologo, ma sul palco sembra esserci un viavai di gente, per lo più in bicicletta.
“Perdifiato”, Cagliari, Marzo 2023

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