Produzioni

Agata

Una tragicommedia distopica ambientata in un futuro prossimo.

Sta per arrivare la più grande tempesta degli ultimi decenni. Forse dell’ultimo secolo addirittura.

“Agata”, questo è il nome che i meteorologi hanno dato alla tempesta. Tutti si chiudono in casa, cercano di approvvigionarsi le ultime scorte di cibo al supermercato, in una guerra all’ultimo scaffale.

Anche la protagonista si chiude in casa nel suo appartamento, mentre sta realizzando l’ennesimo self tape nella speranza di ottenere la parte che insegue da una vita.

E sarà proprio quel self tape a dare il “la” a un flusso di coscienza in cui riflettere sulla vita, l’amore e le mille assurdità che hanno portato il mondo (della protagonista e di tutti noi) ad essere così com’è.

“Agata” è uno spettacolo-confessione, una grande seduta psicanalitica collettiva in cui fare i conti con il presente di ognuno di noi, dove guardarsi dentro senza giudicarsi ma anzi confrontandosi e specchiandosi, usando i cocci della quarta parete, rotta immediatamente dalla protagonista, come brandelli di specchio, “cartine tornasole” per ridere ed emozionarsi insieme, quasi tenendosi per mano.

una co-produzione Teatro Tabasco/Meridiano Zero/Compagnia Vaga
con Laura Garau
drammaturgia Michele Vargiu
Light design e programmazione Alberto Biasutti

e con i contributi di Marianna Esposito, Maurizio Pulina,  Danilo Napoli, Ettore Agati, Beppe Ciuffreda

Trilogia dello Sport

La “Trilogia dello Sport” rappresenta un percorso di ricerca teatrale nato nel 2019.

Tre spettacoli di narrazione teatrale per raccontare lo sport a teatro, o meglio, per analizzare la figura di uomini e donne di sport che si sono trovati a vivere in un contesto storico ostile.

Figure straordinarie, rivoluzionarie: veri e propri combattenti che hanno lasciato un segno indelebile del loro passaggio.

Dal 2019, gli spettacoli della trilogia (“Der Boxer  – ballata per Johann Trollmann”, “Perdifiato – l’incredibile vita di Alfonsina Strada” e “Le Fuorigioco”) sono stati rappresentati in tutta Italia all’interno di teatri, festival e rassegne. 

Nella stagione 2022/2023 gli spettacoli giungeranno al traguardo di oltre 150 repliche su tutto il territorio nazionale.

Sono spettacoli di pura narrazione: in scena non c’è niente se non il corpo e la voce dell’attore, guidato da un’idea di regia efficace ed essenziale. Il risultato è una serie di spettacoli in grado di parlare a chiunque, portatori di storie vere vissute da uomini e donne straordinarie a cui è impossibile non voler bene.

una co-produzione Teatro Tabasco/Meridiano Zero/Compagnia Vaga
con Michele Vargiu
regia Laura Garau
drammaturgia Michele Vargiu

Vol. I
DER BOXER – Ballata per Johann Trollmann (2019)
Una storia fatta di pugni e di salti veloci. Di applausi e di fischi. Di palestre polverose e di arene gremite.
È la storia di uno zingaro.
E’ la storia di Johann Trollmann, campione di pugilato durante gli anni della Germania Nazista. La storia di un campione che il nazismo lo ha sbeffeggiato e preso a pugni, fino ad accettarne le più terribili conseguenze.
Una storia che “danza”, così come sul ring danzava il suo protagonista; una ballata accompagnata dalla musica dal vivo su ritmi klezmer e balcanici.
 

Vol.II
PERDIFIATO – L’incredibile vita di Alfonsina Strada (2021)

“Perdifiato” racconta una storia di passione e di lotta.
Di muscoli e respiri spezzati.
È una storia che comincia nella provincia Italiana, e termina lassù, fra le stelle.
È la storia di Alfonsina Strada, ciclista professionista e appassionata, detentrice di numerosi record su pista, nonché unica donna nella storia a correre il Giro d’Italia, nel 1924, al grido di «Vi farò vedere io se le donne non sanno stare in bicicletta come gli uomini!»

 

Vol.III
LE FUORIGIOCO – Una dichiarazione di indipendenza (2022)

“LE FUORIGIOCO” è una “favola teatrale” che racconta la storia del “𝘎𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘍𝘦𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘭𝘦 𝘊𝘢𝘭𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘔𝘪𝘭𝘢𝘯𝘦𝘴𝘦”, la prima squadra di calcio femminile mai costituita in Italia nel 1932. 
Una storia corale, di “squadra”, che racconta del lavoro di decine di donne che in pieno fascismo hanno portato avanti un esperimento, una sorta di piccolo incantesimo contro tutti i blocchi e gli stereotipi dell’epoca.
È la storia di un piccolo sogno pieno di ambizione, passato di mano in mano e diventato grande.